progetto RinG


RinG - Reti in Genere - è un progetto finanziato dal POR Campania FSE 2007/2013 e attuato da PA Advice S.p.A., dal Centro Interdipartimentale di Ricerca LUPT - Università degli Studi di Napoli Federico II e dal CdIE – Centro Iniziativa Europea. Ring è una rete di reti di donne e per le donne, per una cittadinanza attiva e consapevole e per la conciliazione di tutti i tempi di vita. Esso mira a una maggiore equità di genere nella città di Napoli e alla messa in rete di tutte quelle attività che sostengono l’empowerment e l’occupabilità delle donne.
  Tra le attività figurano la creazione di un Osservatorio per la parità di genere e le Pari Opportunità; un Osservazione delle condizioni di vita delle donne, delle città e dei servizi; lo sviluppo di un Piano d’Azione Locale di genere; la creazione di dieci sportelli, uno per ogni municipalità; l’attivazione di tre percorsi formativi (Operatrice Per l’Infanzia - OPI, Assistenti studi medici, Addette agenzia di viaggio). Per un approfondimento clicca qui.
  Possiamo dire che l’obiettivo primario del progetto Ring è la promozione dell’uguaglianza delle donne e degli uomini attraverso l’inserimento occupazionale e il superamento di ogni tipo di discriminazione.
Nonostante i numerosi esempi di riconoscimento formale dei diritti delle donne, la parità di genere nella vita quotidiana, in particolare nella nostra città, non è ancora una realtà concreta. Donne e uomini non godono, infatti, degli stessi diritti: persistono tuttora disparità politiche, economiche e culturali, alimentate anche da stereotipi presenti nella famiglia, nell’educazione, nella cultura e nel mondo del lavoro, così come sottolineato anche nella Carta europea per la parità delle donne e degli uomini nella vita locale.
RinG sarà, per questo, il luogo simbolico della lotta ai pregiudizi, agli stereotipi ed alle discriminazioni; sarà il campanello di allarme delle condizioni di vita delle donne partenopee. Un progetto di supporto al raggiungimento dell’autonomia intesa in senso ampio: un’autonomia fisica, economica, lavorativa e decisionale che permetta alle donne di essere libere di vivere pienamente e serenamente i luoghi dell’affettività (famiglia, coppia, amici...) e della città e, al contempo, di realizzarsi personalmente e professionalmente. Un’autonomia che metta le donne in grado di accedere alle reali opportunità di scelta e di partecipazione attiva a tutti i processi che incidono sulla qualità della vita personale e della comunità.

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